…In Cammino…
di Flavio Zappitelli
Ci sono dei momenti in cui la mente acquista velocità e, inspiegabilmente, smette di dedicarsi ai calcoli e, soprattutto, smette di formulare ipotesi. E’ il momento in cui ci si apre alla visione. La visione confina con l’innamoramento e, come questo, ha breve durata altrimenti il nostro corpo sarebbe sottoposto ad un carico eccessivo di stimolazioni endocrine, perdendo il suo prezioso equilibrio. Antiche culture già erano a conoscenza di questi temi. Ma quando accade la visione? E’ possibile riprodurla a piacimento?
Ogni luogo ed ogni tempo possono favorire in noi uno stato di forte ricettività. In quei momenti scopriamo quanto abbiamo in comune con chi ci è accanto e quanto abbiamo in comune con epoche lontane (epoche passate ed epoche di là da venire).
I disegni riportati in queste illustrazioni si alimentano non di fantascienza, non di tematiche contemporanee, ma di ruoli e principii che, nei millenni, si ripetono come in una partitura musicale. Penso a temi quali l’attesa, la lotta, il cammino, la creazione. Da questo vedere, che può anche essere un bel-vedere, nasce l’urgenza di comunicare ciò che si è accolto nel proprio intimo. E’ pur che nulla viene mai dimenticato veramente, tuttavia il timore della dimenticanza e, più in generale, l’oblìo mi stimola a prendere nota ogni volta di ciò che vedo e sento.
L’andamento lavorativo che ha dato forma a questi lavori è simile a quello del monaco amanuense. Ogni giorno mi siedo, ed inizio una nuova opera che poi, di lì a poco, concludo. Il tempo a disposizione non è immenso, ma sufficiente. Come opposto ideale al monaco amanuense vedrei un artista che riversa la sua creatività sotto forma di rabbioso getto di vernici su muri e tele. Ma, ho avuto modo di appurare, non è il mio modus operandi. L’amanuense riporta quotidianamente, come gli aghi di un sismografo, le piccole e grandi scosse del terreno in cui vive, quelle piccole e grandi scosse che danno vita ad opere terrifiche e meravigliose quali l’erigersi di catene montuose e l’inabissarsi di territori un tempo abitati.
Buona visione
Flavio Zappitelli Milano 22/04/2009
...seguono le opere esposte...